il 2 agosto di Giorgio Di Filippo


Inviato: Venerdì 1 agosto 2008, 0:20:34
Oggetto: Re:I: in ricordo di davide
Carissima Cristina, quest'anno non riuscirò a essere accanto a te e ai tuoi famigliari nella via dedicata a Davide.
Sono in ferie, ho dovuto spostarle come periodo.
Ti confesso però che sarei stato in difficoltà quest'anno a partecipare con lo stesso spirito che mi ha visto negli anni scorsi collaborare affinchè una via fosse dedicata a Davide. E come sai, se in un primo momento ero stato un pò scettico della scelta, poi RICORDANDOMI i nomi delle due vie limitrofe (Fabio Maritati e De Girolamo) ho pensato che la scelta giusta fosse proprio quel luogo.
Ma quello spirito oggi mi ha un pò abbandonato.
OGGI SONO INDIGNATO PER LA NOSTRA AMMINISTRAZIONE.
E se fossi stato presente forse non sarei stato capace di stare zitto.
Quest'anno Verona ha vissuto momenti duri e tremendi. La vita, i sogni come insegni tu, di un ragazzo veronese sono stati spazzati via per sempre da un atto di NO ALLA VITA che alcuni ragazzi di puro sangue veronese, hanno compiuto in una sera in cui noi eravamo convinti che certe cose potessero avvenire solo da altri, dai diversi, e non dalle nostre tradizioni.
Parlo di tradizioni perchè la storia di Verona, non quella che vorrebbe essere ri-scritta, ma la storia che dovrebbe essere sempre ri-letta, ha una tradizione in cui troppe volte il diverso, l'altro, non è mai stato visto come una persona "con noi" ma una persona "lontana da noi". Mi riferisco al fatto che proprio dalla nostra città, da Castelvecchio, è uscito il programma della futura repubblica di Salò, che Verona era sede di ministeri durante quegli anni. Grandi tradizioni
Non sarei stato sereno, non avrei avuto il coraggio di stringere le mani a chi rappresentando le istituzioni di Verona, non tanto tempo fà ha sfilato per le vie di Verona in prima fila con un gruppo che fa dell'ideologia della violenza una giustificazione per la propria idea politica.
Vedi in quei pochi anni che ho avuto la fortuna di rappresentare l'istituzione della 3^ Circoscrizione, non ho mai fatto un atto pubblico per un tornaconto politico ( e quindi di voti). Infatti i cittadini non hanno ritenuto giusto concedermi fiducia un'altra volta.
Quest'anno dopo i fatti tragici l'istituto in cui uno dei ragazzi attualmente rinchiusi in carcere frequentava il liceo Classico, ha proiettato il film NAZIROCK.
Essendo io un rappresentante d'istituto, alcuni genitori hanno pensato d'inviarmi una lettera anonima dicendosi scandalizzati di come un'istituzione pubblica si permetta di proiettare quei generi di film che inneggiano alla violenza.
Il film è solo un documentario sulla galassia di una forza giovanile politica dell'estrema destra.
Nel documentario l'unica violenza erano le dichiarazioni dei giovani intervistati, erano le riprese dei comizi, erano gli abbracci alla bandiera di quel gruppo politico da parte di chi oggi occupa le più alte cariche del nostro governo.
Nel documentario si parla delle stragi di piazza Fontana, dell'Italicus e anche di Bologna.
Si fanno nomi e cognomi di chi è oggi leader di quel gruppo ricordando anche il suo passato e le sue amicizie.
Insomma un film da far vedere non solo alle superiori ma anche alle medie. Io la penso così.
Alla fine del documentario un ragazzo dice che effettivamente è impossibile che durante la seconda guerra mondiale siano morti 8 milioni di ebrei: dice che la VERA STORIA verrà a galla.
Cara Cristina, ho paura di perdere la memoria. A Roma e anche nella nostra Verona, con grandi tradizioni di libertà, vogliono cancellare contributi verso le associazioni partigiane e della memoria dell'olocausto: ma sai chi il nostro comune voleva mettere a capo dell'associazione: uno che frequenta quei gruppi di estrema destra (poi si è dirottato verso una donna, esponente di un partito di destra, che basterebbe leggere le sue dichiarazioni per capire che non è che si sia cambiato di tanto).
Dicono che non bisogna avere dietro alla propria scrivania la foto del nostro presidente Napolitano, ma solo quella di Pertini.
Lo dicono perchè non si ricordano la storia di Pertini.
E i veronesi, non tutti, non dicono niente.
E il giornale che riporterà la manifestazione a ricordo di tuo fratello, ha detto che insomma se un ministro fa un gestaccio alla bandiera non è una colpa grave, di parole in parlamento se se sono sempre dette tante fuori le righe verso altri parlamentari.....(io dico, già verso le persone, ma verso il nostro stato.... e nessuno, tranne poche persone, ha detto niente!)
Insomma non c'è l'avrei fatta a rimanere in silenzio e sentire quelle voci che avrebbero detto cose che in un altro comizio non si sognerebbero mai di affermare.
Mi dispiace, non sarei stato sereno.
Preferisco fare un giro sul sito di tuo fratello.
Forse sono parole scritte ma la parola è storia.
E' la storia che si legge nel sito di Davide è una storia che non si può ri-scrivere ma una storia che è da ri-leggere sempre.
Salutami i tuoi genitori, tuo marito e tuo figlio.
Se c'è la faccio ad avere dei soldi vorrei per l'inverno proporre una serata, tipo quella dedicata a Enzo Biagi, sulla resistenza... avrei anche un'idea sugli anni 70/80 giacchè anch'io ho dovuto vivere in prima persona i cosiddetti anni di piombo - (aspettavo con una divisa un nemico... tipo il deserto dei Tartari di Buzzati).
Scusa di eventuali errori sia di battitura che d'italiano.
ciao a presto. Se vuoi puoi usufruire questo mio scritto per inserirlo nel sito di Davide, non sarò nella via ma nella mia mente, nelle mie scelte quotidiane, nelle mie scelte politiche,quei sogni sono sempre presenti in me. Ciao

Giorgio Di Filippo
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