Contributo n. 49 da Sabrina Giletto (compagna di scuola alle medie)


Ho cercato nelle vecchie fotografie e ho trovato il”ricercato” Mauro. Andavamo in canoa insieme.E insieme si tornava a casa da scuola le volte che andavo a pranzo da mia zia. Il gruppo era sempre quello: Davide, Mauro, Susanna, Loretta, Umberto e non me ne voglia chi non ricordo. E' passata un'eternità, i ricordi sono vaghi, ma si rinforzano leggendo i vostri: la rivalità con Loretta sul profitto a scuola e sull'attenzione di Davide. Eravamo tutte rivali. Susanna era l' amica del cuore, compagna di sventure amorose e complice di nuove avventure. Paola, Mara , Luca, Annamaria, Monica, Augusto: nomi e volti che si confondono, ma i ricordi verranno.
Ho parlato al telefono con Susanna ed è stato come se l'avessi sentita l'altro ieri. Mi è venuta voglia di raccontarle le cose di 35 anni, mi ha detto che una volta mi ha vista con le mie bambine e non è riuscita a fermarmi. Troveremo un'occasione per vederci. Scrive che ha trovato l'Angelo Custode. Lo voglio anch'io. Non mi piace come stiamo vivendo: non c'è più tempo per nulla, per il divertimento, per gli affetti, per chiacchierare. Siamo presi in un vortice che ci costringe a lavorare e basta e la sera, sfiniti, cercare solo il letto.
Ma quante cose si potrebbero recuperare!!Ci vuole un grande sforzo, ma si può fare. Mia figlia proprio ieri mi ha detto che il suo sogno sarebbe costruire una “cittadella” autonoma in tutto e per tutto (dall'energia al cibo) in cui stare insieme, ognuno a casa sua, ma insieme, per ogni evenienza. Lavorerebbero i più forti, le ragazze potrebbero mettere al mondo i pargoletti e le nonne potrebbero accudirli (invece che lavorare 12 ore al giorno), i bambini giocherebbero tutti insieme senza tanti corsi di judo o di nuoto, e la sera chi ne ha voglia chiacchera o canta o danza intorno a un fuoco.
Io danzerei intorno al fuoco. Scusate la valanga di follie, ma davvero questo modo di vivere mi sta stretto. Benvenuto Internet allora, anche se comunque è leggermente riduttivo. Però si può parlare, ci si può confrontare rubando 5 minuti all'ufficio.Ci si possono mandare anche le fotografie.
Tornando alla 3F: la prof. di ginnastica ci faceva fare i giri di palestra con le clavette, dovevamo essere leggere e femminili. Io andavo in canoa e in palestra tutti i giorni come un uomo e non ci riuscivo proprio: mi sono fatta fare l'esonero dalla ginnastica per motivi di salute!!! La gita a Trieste:il ricordo più vivido è la prima sigaretta, la nausea e lo schifo provato.Ora ne fumo un pacchetto al giorno.Ci si nascondeva nei bagni, coi morosi. E quelle festine............Una mi pare che l'abbiamo fatta anche a casa mia, con tanto di giradischi recuperato da qualche parte e mio papà non voleva che si spegnessero le luci.
Siamo grandi ora! Ognuno di noi ha una mole di cose da raccontare che non basta un mese. Qualcuno non c'è più, ma è nei nostri cuori e dalla sua luce ha fatto in modo che qualcuno di noi si ritrovasse, che il passato di adolescenti ci aiuti a capire una vita da adulti che niente ha della nostra fretta di 14enni di diventare grandi. Possiamo aiutarci. E chissà, forse, impareremo anche cose nuove, nulla è scontato.Il mondo gira, gira tanto in fretta e i giorni passano veloci, i mesi, gli anni.
Non voglio ritrovarmi con un pugno di mosche. Voglie ricordare risate, follie, corse sulle spiaggia, amore se ce ne sarà. Voglio il mio Angelo.
Ciao ragazzi, grazie a tutti voi. Con affetto, Sabrina

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