Contributo n. 45 Cristina ci racconta del 1 agosto 1980


1 agosto 1980.
Di quel giorno ricordo poco se non flash di immagini e senzazioni... è stata,comunque, una giornata bellissima ..ricca di felicità e amore. In quel periodo stavo lavorando ai Telefoni di Stato di Verona come trimestrale..per guadagnarmi qualcosa mentre proseguivo negli studi. Avevo preso un giorno di ferie per tornare a casa ad Ancona dove abitavo. La voglia di sposa giovane e innamorata, lontana da casa, di tornare dalla persona amata e... avere in contemporanea i genitori, il suo fratellone con la ragazza e la mamma di questa (che era per me un'altra mamma!!) era il massimo della felicità che si potesse vivere. Davide, la ragazza e la mamma di Lei erano in vacanza a casa nostra e dovevano tornare il venerdi' sera a Verona..ma dietro grande insistenza riuscì per farli rimanere e goderci, così, una serata tutti insieme.
La mattina dell'1 agosto decidemmo di andare a Sirolo, una delle località perla del Conero; lì abbiamo scattate l' ultima foto di Davide. Fu una giornata meravigliosa e intensa che si concluse con una cena di pesce al porto di Fano dalla Quinta... chissà se esiste ancora quel posto.. quanta felicità, risate e spensieratezza quella sera!! Eravamo riuniti tutti insieme!! Al mattino del 2 agosto Davide, poco prima di partire, ci raccontò di un sogno che aveva fatto e che impensierì molto Anna, la mamma della ragazza... aveva sognato di perdere tutti i denti con tanto sangue e questo significava per Lei la perdita di un parente stretto...Di li a poco li accompagnammo alla stazione..alle 5.35 presero un treno, che per motivi di lavori sulla linea adriatica era in ritardo. Stavamo uscendo per andare al mare quando alle 11 Ermanna ci chiamò,disperata... era scoppiata la stazione di Bologna e non trovavano più Davide.. Con mio marito partimmo per Bologna lasciando a casa i miei genitori, cercando di non allarmarli troppo, ma appena ebbero il sentore della gravità partirono anche loro per Bologna e ci ritrovammo all'obitorio del Maggiore...da Davide. Durante il viaggio era passata appena un'ora..sentì un dolore intensissimo e iniziai a piangere..Sentì che Davide era morto; mio marito mi sgridò molto... lui..pragmatico...e attento ai fatti.. più che alle emozioni e alle sensazioni! Eravamo in tenuta da spiaggia quando arrivò la telefonata di Ermanna e così ci ritrovammo per i giorni a seguire...sabato 2 agosto...domenica..lunedì Ci aiutarono molto degli amici di Argelato i signori Monti-Minarelli ospitandoci a casa loro con tante cure e soprattutto tanto affetto.. Erano momenti in cui regnava la confusione più completa e il dolore era alle stelle. Ricordo quando cercai Davide sul primo binario con un giovane agente di Polizia che si era offerto di accompagnarmi a vedere se lo scorgevo...le gambe erano inchiodate, la paura, il dolore di quei momenti,la sensazione di vivere in un terribile incubo..e così mi attaccai al suo polso per non perdere l'unica sicurezza che avevo in quel mare di devastazione e di freddo polare...
tutti avevano gli stessi visi..increduli e incapaci di comprendere bene i fatti e ..piangevano.

Articoli correlati

numana blu ultimo giorno 18 anni dopo

PERCHE' SIAMO QUI

Lettera di Roberto Parodi a Davide Fiore