Contributo n.16 1/2/2008 da Sandro Bordato (compagno di banco al liceo)


Ciao a tutti i ragazzi del Fracca della mitica sez.H.
Eccomi qua, mi sono letto e riletto tutti gli interventi e i contributi del sito. Ora sorridendo, ora con gli occhi lucidi. Mi si sono affollati ricordi ed emozioni in tal misura e con tale intensità da far fatica a dargli un ordine. Ed ha fatto capolino anche un po' di nostalgia.
Che classe eravamo, ragazzi. Vi ricordate le battaglie che abbiamo fatto per evitare ogni anno di essere "smembrati" in altre sezioni? Ricordo che essendo l'unica annata della sezione, cambiammo 40 professori in cinque anni (grazie anche a qualche maternitá e trasferimento in corso d'anno).
L'unica che rimase fino alla maturità fu la prof.ssa Fiorini (che, non so perché, io non ho mai chiamato Prof, ma Signora).
Con qualcuno siamo rimasti in contatto, sia pure solo saltuario e talvolta solo grazie alle moderne tecnologie. Con altri spero davvero che riusciremo ad incontrarci presto.
Sarebbe l'ennesimo regalo della grande capacità di amare di Davide.
Giá. Perché, cari ventisetteni nipoti di Davide, che volete sapere come era il ragazzo Davide, avrete giá capito che era uno "specialissimo ragazzo normale".
Anch'io ho condiviso con lui, nei cinque anni di liceo, qualche lungo periodo in banco assieme (quando separavano me e Augusto per raggiunto limite di sopportazione dei prof.).
Ho condiviso con lui la passione per la chitarra, suonandoci assieme ad altri amici (ciao Pima!) ed invidiandone la velocità di esecuzione.
Sí, perché, come mi "fumava" nella corsa (grazie, Antonio, per la sensibilità nei miei confronti, ma non mi vergogno: d'altronde mi batteva solo sulle brevi distanze, perché poi le sue sigarette facevano la loro parte.. a mio favore), anche nella musica cercavo di applicarmi, studiando ed esercitandomi, ma con la sua passione e il suo talento mi batteva lungamente
Mitiche a scuola erano poi le esecuzioni "a cappella", quando, con Augusto e Alberto, ci impegnava sulle note dei brani di Santana, usando come strumenti parole (ovviamente per lo piú scurrili), guaiti e "versacci". Grandi!
Per il resto, sempre e comunque, traspariva la sua grande disponibilitá: nelle piccole come nelle grandi cose, offriva semplicemente e spontaneamente il suo aiuto. E non chiedeva mai niente in cambio.
Il 2 agosto 1980 ero a Jesolo da mio cugino. Quando, il giorno dopo, mi dissero di Davide, sono rimasto semplicemente incredulo.
Gli antichi Greci dicevano che gli Dei si prendono sempre i migliori, perché ne hanno bisogno nell'Olimpo.
Noi diciamo che le vie del Signore sono infinite e imperscrutabili e che i migliori se ne vanno sempre per primi.
Comunque sia, per me è sempre stato normale pensare Davide al suo posto che continua a far qualcosa per gli altri.
Il giorno dell'inaugurazione della via, l'ho saputo solo la mattina stessa, ma ho sentito il bisogno di esserci. Forse quel giorno, sentite le parole di Cristina, mi sono reso conto per la prima volta che, a differenza di tutti gli altri compagni di classe che pur non vedevo piú, Davide, da quel 2 Agosto, poteva sí continuare a fare qualcosa per gli altri, ma non aveva piú potuto fare nulla per se stesso e per tutti i suoi sogni e progetti. E per la prima volta non sono riuscito a trattenere le lacrime, pervaso da un senso di rabbia e di ingiustizia.
Perció, grazie Augusto per aver avviato questa iniziativa, che offre a tutti noi la possibilità di testimoniare la nostra amicizia per Davide e per far capire a chi non ha avuto la fortuna di conoscerlo (anche ai nostri figli) che si puó essere uomini e donne "semplicemente straordinari" anche nella vita di tutti i giorni.
Ciao a tutti

Sandro

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