Contributo n.6 - da PINO IMPERADORE (compagno di liceo) - 2/1/2008


Il ritornare a sentire parlare di Davide con tale intensità e partecipazione mi lascia senza parole, paralizzato da una emozione presente da anni e forse oggi ancora più forte nel momento in cui si “sogna” sui propri figli, sul loro futuro. E’ come se cambiasse il modo di vedere un evento drammatico e ancora oggi assurdo….non è solo la perdita di un amico, di un coetaneo pronto come noi a diventare adulto ma anche il rivedere l’immagine di un ragazzo che ora è più vicina a quella di mio figlio che alla mia…..forse ci lamentiamo sin troppo di tutto quello che la vita ci riserva, ma nel bene o nel male la stiamo vivendo con un futuro davanti che ci consentirà, forse, di cambiare ancora noi stessi e quello che ci circonda……è questo che ci manca di chi non c’è più, di chi è stato fermato così presto…non sono solo le immagini di un passato a cui ci si avvicina con nostalgia e dolcezza ma anche l’assenza di un futuro da quel terribile momento, l’assenza di tutto ciò che avrebbe potuto vivere e sentire…….di quanto speriamo possano vivere e sentire i nostri figli che si avvicinano a poter diventare grandi e a tuffarsi in qualcosa il cui significato forse ancora ci sfugge del tutto ma sappiamo essere fatta soprattutto di rapporti umani, amicizia e solidarietà. Ognuno di noi è forse diventato o diventerà quello che voleva essere da ragazzo, ma non è un caso che ormai da tempo si senta il bisogno di tornare indietro, coltivando e condividendo ricordi, passioni e quella leggerezza che auguro a tutti appartenga ancora alla propria quotidianità, che ci consenta di non prenderci troppo sul serio e che ci ricordi che Davide aveva una grande generosità e voglia di vivere..e che il fatto di averlo avuto come amico ci ha insegnato e ci insegna ancora qualcosa di grande.

Articoli correlati

numana blu ultimo giorno 18 anni dopo

PERCHE' SIAMO QUI

Lettera di Roberto Parodi a Davide Fiore