Contributo n.1 - da AUGUSTO BOLOGNESI - 7/12/2007


Ciao Cristina,
Io ricordo
Non ho mai smesso
Venivo da Milano era il 1973
3aF Aldo Fedeli, entravo così di colpo
Davide per me era un mito
Semplicemente il numero uno
Facevo ridere io
Lo imitavo in tutto
Quei jeans e la camicia col gilet blu
Gli stivali quella cicca appesa alla bocca
Come non adorarlo
Il suo successo con le ragazze e a scuola
Mi insegnò a suonare la chitarra con quel “chitarristi in 24 ore”
Il vicino di casa Umberto Tonnel suo inseparabile amico
Ricordo il tuo moroso di allora entrare nella sua cameretta e allungargli 1000 lire o giù di li
Mi ricordo di te
Tua madre con la sua lavasecco vicino piazza vitt veneto
Quando tornavamo dal liceo verso casa
Lui si fermava li io e Claudio Maffeis proseguivamo a piedi
Cinque anni di liceo insieme
Sei anni di scuola in tutto
Sono stato il suo compagno di scuola di più lungo corso.
La sua vespetta primavera blu...
Il suo basso, il gruppo
Lo amavano tutti.
Lui amava il mondo.
Ho due figli che conoscono la sua storia da quando erano piccini
Lo chiamano “l’eroe di papi”
Ogni aneddoto ogni episodio di quei sei anni mi serve spesso per
Dettare una strada anche a loro
Da quella vita esemplare
Oggi è il mio compleanno e quando ho aperto il corriere (non lo compro mai)
Senza focalizzare nulla lo sguardo è finito su qualcosa che sentivo mi apparteneva
Poi ho capito visto letto fotocopiato pianto
Ma non bastava volevo di più
Ho chiesto di te
Ho scritto a te
Io e lui abbiamo ancora un rapporto curioso
Nei miei racconti ai miei figli hanno sempre sentito parlare di un parco giochi o un giardino
Che doveva essere intitolato a lui
E sentivano me parlare dell’ingratitudine umana e della poca valenza della parola
Delle istituzioni che mai hanno mantenuto quella promessa...
Un giorno ero particolarmente cattivo per questa cosa
E stavo tornando da casa di un amico che abita in via zancle
Sbaglio strada e mi perdo alla ricerca di via galvani
Penso e ripenso a davide e quel giardino
In quella parte del quartire popolare le strade e le case son o fatte una dopo l’altra e la viabilità
è posticcia e poco collegata
Sbaglio ancora e mi trovo in una via stretta in mezzo ad alberi
E maledico tutti
Tutti
Finalmente sbuco e continuo a pensare che tutti si sono dimenticati di quella cosa
Povero davide neanche un giardinetto intitolato e lui unico veronese a morire
Giro a sinistra e riconosco il chievo
20 metri e lo sguardo si ferma li
Fermo la macchina in mezzo la strada e scendo
Via Davide Caprioli
Piango
Mi ci ha portato lui
Capisci
E allora oggi 7 dicembre mio compleanno
Casualmente oggi quell’articolo su suo nipote
Mi regala l’unica foto che ho di lui
E che ora capeggia sulla mia scrivania
Ciao Cristina
Fammi sapere cosa fate per ricordarlo
Voglio esserci anch’io
Anche se lui
è con me
Sempre e per sempre

Augusto

P.s. Come stanno i tuoi?

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