mamma di Enrico Michinelli
mamma di Emma Raiolo
Ecco il testo della lettera:
Verona, 4 Maggio 2022
Cari ragazzi,
sono Davide Caprioli, avevo solo 20 anni e una vita davanti quando il 2 Agosto del 1980 la mia vita si è fermata alla stazione di Bologna causa lo scoppio di una bomba.
Amavo la musica e avevo la passione delle chitarre, ne possedevo molte, ma studiavo per diventare commercialista perchè purtroppo come dicevo sempre io “l’arte non paga”. Alla musica ero talmente affezionato che facevo parte di una band chiamata DNA group. All’inizio per guadagnare qualcosa suonavamo il liscio ma tra di noi suonavamo principalmente musica rock. Come vi avevo accennato prima, purtroppo l’arte non paga e per questo motivo volevo aprire uno studio di commercialista proprio vicino alla casa della mia amata fidanzata Ermanna che abitava a Mantova....non ci sono riuscito…..
Avevo tanti amici, mi sentivo molto amato e difficilmente mi arrabbiavo! Sono sempre stato una persona molto allegra e solare! Mi piaceva essere gentile e disponibile con tutti, infatti al paese della mia ragazza portavo i medicinali agli anziani del vicinato e trovavo anche il tempo per aiutare in casa. Pensate che stavo finendo di sistemare le tapparelle di casa e stavo sostituendo un po ' alla volta i pezzi rotti della mia vecchia auto.
Ero in vacanza al mare ad Ancona da mia sorella e pensate il caso, dovevo partire la sera del venerdì 1 agosto invece non so se è stato il destino o cos’altro sono partito proprio sabato 2 Agosto.
Cristina non è colpa tua!
Non sentirti mai in colpa del fatto che hai insistito che partissi il giorno dopo!
Con tutti i miei parenti c’era un ottimo rapporto, ci volevamo tutti molto bene e non passava giorno che con mia sorella Cristina non ci telefonassimo per scambiare due chiacchiere, l’importante era sentirci. Non posso neanche immaginare la sofferenza di tutti quelli che mi conoscevano quando li hanno avvertiti che ero rimasto gravemente ferito nell’esplosione. Purtroppo ho provato a resistere ma dopo un paio d’ore la mia vita si è fermata per sempre all’Ospedale Maggiore. Mi manca tantissimo ciò che avevo in vita, gli affetti, l’amore, la passione per la musica e gli studi e tutto ciò che avrei potuto ancora fare…mi hanno tolto il bene più prezioso che avevo "la libertà di vivere e di amare".
Mi sento di dirvi, prima di salutarvi, di coltivare al massimo ciò che vi piace fare. Non fermatevi di fronte a nessun ostacolo, continuate ad inseguire i vostri sogni e sorridete sempre alla VITA!
Davide Caprioli