Marta Battioni: Il dovere del 2 agosto Il dovere del ricordo: 2 agosto


2agosto1980

1 Agosto, tempo di vacanza. La stazione è gremita di gente, i treni saranno tutti pieni per portare uomioni e donne di ogni provenienza geografica, estrazione sociale, età e tutto il resto verso le sospiratissime vacanze, quelle che ogni anno tutti i comuni mortali sognano come uno spiraglio di riposo. Ma insesorabilmente quel 2 Agosto di ormai 28 anni fa il tempo si è fermato, per pochi istanti, causando un'esplosione così devastante da provocare poco meno di un centinaio di vittime. Oggi più che mai ci si interroga sul perchè un orrore umano di quella portata non possa trovare il dovuto posto nella memoria collettiva, entrare a far parte di un ricordo brutto e da scongiurare, per un'Italia sempre più inebriata da balli latino americani, da talk show dove svettano tante tette e poco cervello, dalla filosofia del "tuttoesubito", dei soldi che oggi fanno più che mai la felicità e tutto quello che oggi, pur rappresentando un elogio di luoghi comuni, dimostra di essere sempre di più un sentire comune. Possibile che in questo clima dove gli italiani tendono a dividersi come tanti manicheisti tra chi vede tutto come dettato dalle crisi che l'Italia e il mondo sta attraversando e chi invece si preoccupa solo di "sopravvivere" ad ogni costo, di preservare la propria esistenza a discapito di qualunque cosa e qualsiasi persona, condannandosi a subire la logica imperante della superficialità e dell'apparenza, non ci sia più posto per ricordare???
Se domandate ad un ragazzo di ventanni e anche meno (come mi è capitato proprio di recente) parlando del 2 Agosto, di quell'orologio, alla Stazione di Bologna, che continua ancora oggi a segnare le 10.26, cosa significhi tutto ciò, può essere che vi guardi stupito, chiedendosi cosa mai successe quel fatidico 2 Agosto a Bologna e come mai nella sua testa quella data sembra non collegarsi a nessun avvenimento degno di nota.
Eppure basterebbe seguire con maggiore attenzione le pagine dei giornali, dei quotidiani (quelli veri e non la stampa freepress!!) o anche semplicemente vedere un film non particolarmente impegnativo come Da zero a dieci, che vanta la regia di Luciano Ligabue , per rendersi conto che quella data è un momento importante per il nostro Paese, una data, che insieme a tante altre, ha contribuito a fare l'Italia che abbiamo oggi e soprattutto è un giorno da stampare (insieme ad altri!) nella nostra memoria, come quello in cui fu commesso uno dei più imponenti genocidi del nostro paese. E tutto ciò mi pare che meriti di essere almeno ricordato!

Articoli correlati

da Giacomo

da Mario Arpaia

da Giovanni Naddeo