Riflessioni da Verona Fedele




Da Andrea Casalegno figlio di Carlo Casalegno vittima del terrorismo

Cara Cristina, hai fatto bene a scrivermi.
Sento anch'io, come forse avrai visto, l'obbligo della memoria, che nel mio caso è un obbligo al quadrato: sono testimone non solo della vita privata di mio padre Carlo Casalegno (testimoni della parte pubblica sono tutti i suoi lettori), ma anche dell'attività dei giovani della sinistra extraparlamentare.
Per te è più difficile l'obbligo della memoria, perché le vittime delle stragi nell'immaginario collettivo sono anonime, mentre gli assassini restano nell'ombra. Gli attentati si rivendicano, le stragi mai, e questo rende la distruzione delle vite innocenti ancora più dolorosa.
Ciao
Andrea C.

Articoli correlati

da Giacomo

da Mario Arpaia

da Giovanni Naddeo