Gentile Signora Cristina, ho sempre ammirato il coraggio e la determinazione con cui Lei, in tutti questi anni, ha sempre cercato di tenere vivo nella nostra città il ricordo di suo fratello Davide, morto nel fiore dei suoi anni, vittima innocente di uno della lunga serie di attentati terroristici, che hanno sconvolto il nostro Paese, causando decine e decine di altre morti ingiuste. Condivido quindi le Sue riflessioni sull’importanza del “non dimenticare” e sono convinto che le Istituzioni debbano dimostrare un impegno forte e costante nel tenere viva la memoria della nostra storia, sia di quella passata che di quella più recente, affinchè sia chiaro nella coscienza di ognuno di noi, a cominciare dai più giovani, il valore fondamentale del rispetto per la dignità umana e, insieme, il rigetto per ogni forma di violenza e di sopraffazione dell’altro. Il nostro Paese si è interrogato troppo poco, in passato, sulle esistenze delle vittime del terrorismo e sui destini dei loro familiari, quasi per una sorta di rimozione. Ma quelle vicende, apparentemente personali, riguardano tutti noi, perché perdere un proprio caro a causa del terrorismo è un fatto pubblico, e non privato. Per questo, se nella lettura storica degli anni di piombo è potuto emergere, pur con grande ritardo, il punto di vista delle vittime; se hanno potuto finalmente aver voce le persone a cui gli attentati hanno, purtroppo, cambiato per sempre la vita, lo si deve principalmente alla battaglia coraggiosa condotta in questi anni dai parenti e dai familiari dei tanti innocenti, che sono morti ingiustamente a causa del terrorismo. Quanto alla cerimonia per commemorare le vittime del terrorismo, che il Prefetto di Verona ha giustamente deciso di celebrare nell’aula magna del Liceo Fracastoro, dedicata a Suo fratello Davide, concordo anch’io che la polemica sorta era fuori luogo. Spero tuttavia che l’episodio non abbia in nessun modo offuscato il valore dell’evento, che tutti i giovani studenti presenti mi sembra abbiano colto nel suo significato più completo e profondo. La ringrazio quindi per il Suo costante contributo a tener vivo nella nostra comunità, oltre al ricordo di suo fratello Davide, l’impegno delle Istituzioni a “non dimenticare” e Le porgo, con l’occasione, i miei migliori e più sinceri saluti. Flavio Tosi Sindaco di Verona