da Mauro Piccoli

Cara Cristina, bè devo dire che prima di spedirti le foto ero un po’ timoroso perché non sapevo proprio cosa aspettarmi, temevo di “smuovere” ricordi troppo forti,(ne avresti avuto tutti i motivi) e speravo di non sbagliare anche se dopo 40anni ci stava, ma questa possibilità si scontrava con la pressoché assoluta certezza di avere riconosciuto tuo padre, e questo mi ha convinto che fosse giusto mandarvele ugualmente, perché era giusto e sacrosanto che le aveste (peccato non averne avute altre) .Ora la tua reazione contenta mi rende tranquillo e contento pure io per averlo fatto.

Tuo fratello Davide me lo ricordo bene, era un ragazzino sempre sorridente, che ci guardava curioso e tranquillo allo stesso tempo (almeno questa era la mia sensazione) doveva avere un bel carattere, immagino che in seguito, con una chitarra, potesse essere anche “conteso” e fare “sfracelli” visto che era già un bel “cinno” da piccolo. Degli altri mi ricordo quello che (se non sbaglio) tu chiamavi “Piera”, (non so perché, io mi ricordavo che fosse anche lui di Verona ma dopo 40anni…), e poi ricordo che allora andai   a casa di Giacomo  (quello che in foto ha il capello riccio a tettoia, giusto?), mentre Franco non ho capito chi fosse, se quello con il barbino sdraiato a terra nella foto dove Davide fa la “guglia” sopra a Marilisa e Giampiero o quello con gli occhiali, che legge sotto l’ombrellone. Mentre io ero e sono tuttora alto, mentre per il magro….bè ho solo quei 20kg in più (azidant…), . Non ci siamo più visti né sentiti perché i miei cambiarono periodo di ferie da luglio ad agosto, oltre che zona, sempre a S. Giuliano ma molto più su ben oltre la chiesa, e poi perché  a 16 anni iniziai a lavorare, e lì…..tanti saluti a tutti. Per il resto ti ricordo con un carattere “decisionista” , l’esatto mio contrario, che a quella età ero per cosi dire “un tantino ermetico”, stile riccio (più o meno).  Di mie foto di quegli anni non ne ho neanche io, ti mando una del militare e una recente all’opera in una delle mie passioni (sorpresa).

Ti abbraccio, anche i tuoi genitori.

Mauro

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